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Ghali ha regalato una nuova nave da soccorso alla Ong Mediterranea
«Mi sono comprato una barca», ha scritto ieri in un post che ha funzionato come teaser di quello pubblicato un’ora dopo. Nella didascalia si legge: «Il rap è una musica che ha come centro la rivalsa che è un concetto prima individuale e poi collettivo. Per me questo è fare la cosa più rap che ci sia». Chi ha seguito le operazioni di Ghali negli ultimi anni, poteva facilmente intuire cosa intendesse: di certo non che si era comprato uno yacht.
Già l’anno scorso, infatti, sempre alla fine di luglio, il brand Medea, fondato dalle sorelle Giulia e Camilla Venturini (Camilla è la fidanzata di Ghali), aveva lanciato una borsa speciale per sostenere Mediterranea Saving Humans: 100 per cento waterproof, con tracolla removibile e regolabile, dalla capacità di 10 litri e interamente realizzata in PVC. A partire dal 29 luglio, le borse erano state messe in vendita a 50 euro cadauna sul sito di Medea: il 100 per cento del ricavato devoluto a Mediterranea. L’iniziativa è andata così bene che a giugno di quest’anno è stato lanciato il secondo capitolo (sappiamo già che ce ne sarà un terzo), con una nuova borsa, questa volta in verde.
«Lo scopo di Medea x Mediterranea è duplice», si leggeva nel post, «da un lato sensibilizzare il maggior numero possibile di persone su questi temi urgenti e fondamentali e, dall’altro, fare qualcosa di concreto a sostegno di chi salva vite nel Mediterraneo», in totale congiunzione di vedute con il progetto appena lanciato da Ghali.
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«Questo è un tema di cui si parla poco nel nostro Paese», ha scritto Ghali, «per questo ho deciso di sostenere Mediterranea Saving Humans donando un’imbarcazione che permetterà al team di proseguire le missioni di soccorso nei prossimi mesi, perché ogni nave di salvataggio in più in mare può fare la differenza tra la vita e la morte per migliaia di donne, uomini e bambini in viaggio».
La nave si chiama “Bayna”, come il pezzo che apre il suo album Sensazione Ultra. «Fin da bambino» scrive ancora nel post con cui ha annunciato l’iniziativa, «questo è un argomento sempre presente nella mia vita, amici, cari e parenti sono stati colpiti e traumatizzati da quello che succede ogni giorno nel Mediterraneo. Ogni anno muoiono centinaia di persone in mare, si stima che siano morte circa 850 persone solo dallo scorso gennaio, e che circa 16 mila siano stati illegalmente respinti in Libia».
L’annuncio di Ghali coincide con il lancio di un crowdfunding (qui) per aiutare la Ong Mediterranea: «L’acquisto di una prima imbarcazione ausiliare consentirà alla Mare Jonio di rinnovare le certificazioni per poter proseguire le sue missioni di soccorso nei prossimi mesi. Proprio le ultime settimane, di fronte al drammatico aggravarsi delle violazioni dei diritti umani in Libia e al peggioramento della situazione sociale in Tunisia, hanno visto intensificarsi le partenze verso le coste europee».
Pochi giorni fa, Mediterranea ha pubblicato il report del mese di giugno: il numero di persone che si sono ritrovate costrette a fuggire, ad attraversare il Mediterraneo e che sono riusciti ad arrivare in Italia è pari a 8.008. Tra questi, ci sono 763 minori non accompagnati. «Mi sembra assurdo dover ripetere che salvare vite debba avvenire prima di qualsiasi scelta politica», ha concluso Ghali, «Questo per me non è un sacrificio ma un privilegio. Quando abbiamo iniziato a fare rap non pensavamo di ricevere qualcosa in cambio, poi siete arrivati tutti voi e mi avete cambiato la vita. Per questo, da essere umano mi sento in obbligo di restituire qualcosa alla comunità».