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La storia del rapper indiano ucciso dopo aver dedicato il suo ultimo singolo all’omicidio di Tupac

31 Maggio 2022

L’ultimo brano del rapper indiano Sidhu Moose Wala si intitola “The Last Ride”. Uscito il 15 maggio su YouTube, il video della canzone ha accumulato oltre 20 milioni di visualizzazioni. Il testo ripercorre l’assassinio del rapper americano Tupac, ucciso nella sua Bmw il 13 settembre 1996 e l’immagine del singolo è proprio la foto dell’automobile in cui il rapper di 25 anni venne ucciso. Negli ultimi giorni il video è diventato tragicamente virale e non soltanto per questioni di qualità: i fan di Sidhu Moose Wala sono infatti convinti che il rapper indiano sia stato in grado di prevedere la sua stessa morte, avvenuta nel tardo pomeriggio di domenica 29 maggio in un modo molto simile a quello di Tupac. Il cantante di 28 anni stava guidando vicino al suo villaggio nello Stato del Punjab insieme ad altre due persone quando è stato avvicinato da due auto e ucciso da diversi colpi di arma da fuoco.

La polizia del Punjab ha quasi subito collegato il crimine a una banda rivale: secondo loro, un membro di una gang canadese avrebbe rivendicato l’omicidio. Ma la famiglia del cantante e i fan sparsi in tutto il Paese (e anche in Canada e in Regno Unito) non sono d’accordo con le spiegazioni della polizia e negli ultimi giorni hanno organizzato diverse manifestazioni di protesta. Nel partito di maggioranza dell’India, il Bharatiya Janata, sono fermamente convinti che si tratti di un assassinio politico. «Sidhu Moose Wala è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in un omicidio sostenuto dallo Stato», hanno affermato in una nota. Bhagwant Mann, un membro del partito Aam Aadmi e primo ministro del Punjab, ha twittato una dichiarazione per cercare di tranquillizzare il popolo in rivolta: «Sono scioccato e profondamente rattristato dal raccapricciante omicidio di Sidhu Moose Wala. I miei pensieri e le mie preghiere sono con la sua famiglia e i suoi fan in tutto il mondo. Invito tutti a mantenere la calma». The Press Trust of India ha riferito che poco prima della sparatoria il governo dello stato del Punjab aveva diffuso la notizia di aver ridotto le misure di sicurezza precedentemente assegnate a più di 400 funzionari e politici locali, tra cui Moose Wala. Oltre a essere un rapper famosissimo, con più di 8 milioni di follower su Instagram, Shubhdeep Singh Sidhu, vero nome di Moose Wala, nel 2021 si era candidato alle elezioni per l’assemblea del Punjab. Pur avendo perso, il rapper era molto amato e rispettato per le sue canzoni crude e dirette in cui, mescolando inglese e punjabi, parlava di morte, violenza, corruzione e armi.

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