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Per i suoi prossimi libri, Brandon Sanderson ha raccolto 23 milioni di dollari su Kickstarter

08 Marzo 2022

Autore estremamente prolifico e già famosissimo tra gli appassionati del genere fantasy e fantascienza, la scorsa settimana Brandon Sanderson ha deciso di avviare una raccolta fondi online per finanziare la pubblicazione (senza passare da un editore) di quattro romanzi scritti durante la pandemia. Obiettivo del crowdfunding: raccogliere 1 milione di dollari in 30 giorni. Un gesto mitomane? Per niente: se la sua storia è finita sul New York Times è perché in circa 35 minuti dal lancio della campagna, Sanderson aveva già superato il primo milione. In 24 ore ne aveva raccolti 15,4. Secondo il sito di raccolta fondi Kickstarter, è stato il giorno in cui una campagna ha riscosso il maggior successo nella storia della piattaforma. Entro giovedì, due giorni dopo, aveva raccolto più di 19 milioni di dollari. Oggi ha raggiunto più di 23 milioni e la cifra continua a salire.

Come sottolinea Elizabeth A. Harris sul Nyt, la somma strabiliante invita a chiedersi perché mai la stragrande maggioranza dei grandi nomi continui ad attenersi ai percorsi tradizionali di pubblicazione quando potrebbero ottenere risultati totalmente diversi. Eppure, così come Sanderson, gli analisti non vedono questo tipo di autopubblicazione come una minaccia per l’industria editoriale né come unica scelta sensata e desiderabile per la maggior parte degli scrittori. Secondo loro, per l’autore giusto, i due percorsi possono coesistere e aiutare a espandere le opzioni disponibili ai lettori.

Kristen McLean, direttore esecutivo dello sviluppo aziendale di Npd Books, sottolinea che il successo della campagna di Sanderson è in parte dovuto al rapporto unico che negli anni ha saputo costruire con i suoi fan. Nella sua carriera l’autore di 46 anni nato a Lincoln, Nebraska, ha venduto circa 20 milioni di libri cartacei, audio ed e-book inclusi titoli come Rhythm of War, un romanzo fantasy epico su una coalizione di umani che resiste a un’invasione nemica. Come molti autori di fantascienza e fantasy, ha trascorso molto tempo in convegni e interagendo con il suo pubblico. Nel 2019, ha detto, è stato in viaggio per 111 giorni.

Nonostante abbia fondato una sua società/casa editrice che ha lo scopo di pubblicare esclusivamente i suoi libri (si chiama Dragonsteel Entertainment), Sanderson ha sottolineato di non avere nessuna intenzione di lasciar i suoi editori Tor, che fa parte di Macmillan Publishers, e Delacorte Press, un’etichetta di Penguin Random House (ha in programma la pubblicazione di un libro entro la fine dell’anno con ciascuno di loro) perché vuole essere sicuro che le librerie possano continuare a tenere i suoi libri in magazzino.

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