Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Sean Penn è andato in Ucraina per girare un documentario sulla guerra
Giovedì scorso, durante una conferenza tenuta da alti ufficiali delle forze armate ucraine per aggiornare la stampa su quanto stesse accadendo al confine con la Russia, in molti hanno notato una presenza piuttosto sorprendente in prima fila, tra i giornalisti: Sean Penn. A quanto pare l’attore è arrivato in Ucraina nella scorsa settimana, seguito dalla sua troupe, per girare un documentario sul conflitto con la Russia di Putin. Nei pochi giorni che Penn ha trascorso in Ucraina è già riuscito a intervistare il presidente Volodymyr Zelensky, una conversazione raccontata dallo stesso Zelensky in una story pubblicata sul suo profilo Instagram ufficiale.
«Sean Penn ha dimostrato un coraggio che molti, soprattutto tra i politici occidentali, non hanno. Più persone come lui, veri amici dell’Ucraina, arriveranno nel nostro Paese, prima riusciremo a fermare i vili attacchi di Putin», questo il commento concesso a Newsweek dall’ambasciata ucraina negli Stati Uniti, una dimostrazione di gratitudine nei confronti dell’attore e regista e un’implicita approvazione del suo lavoro da documentarista.
Non è la prima volta che Penn si dedica al racconto del conflitto tra Russia e Ucraina. Nello scorso novembre era stato al confine tra i due Paesi per intervistare i soldati dell’una e dell’altra parte. Stando a quanto riporta il New York Post, Penn starebbe realizzando il documentario in collaborazione con Vice Media.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.