Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
C’è un giornalista che racconta la crisi in Ucraina in sei lingue diverse
Ci sono le persone naturalmente predisposte all’apprendimento delle lingue straniere, e poi c’è Philip Crowther. In questi giorni Crowther si trova a Kiev per raccontare la crisi (il conflitto, ormai) tra Ucraina a Russia per la Associated Press, di cui è international affiliate correspondent. Crowther è un poliglotta, come il mondo ha scoperto in questi giorni in cui tutti sono alla ricerca di informazioni affidabili e verificate su quanto sta succedendo lungo il confine russo-ucraino. Ieri è diventato virale un video che lo ritrae mentre è impegnato a raccontare gli sviluppi del conflitto in sei lingue: inglese, lussemburghese, spagnolo, portoghese, francese e tedesco.
Six-language coverage from #Kyiv with @AP_GMS. In this order: English, Luxembourgish, Spanish, Portuguese, French, and German. pic.twitter.com/kyEg0aCCoT
— Philip Crowther (@PhCrowther) February 21, 2022
È stato lui stesso a postare un video montaggio del suo lavoro, che ha accumulato milioni di visualizzazioni in pochissimo tempo. Stando a quanto riportato sul suo sito personale, Crowther è nato in Lussemburgo da padre britannico e madre tedesca. Vive a Washington, dove lavora come giornalista e copre le missioni diplomatiche americane, la politica estera e gli affari internazionali. Non è la prima volta che Crowther condivide con il mondo le sue abilità multilinguistiche: su YouTube, per esempio, si trova un video risalente al febbraio del 2021 in cui Crowther racconta in sei lingue (sempre quelle) il comizio di Donald Trump in Georgia tenuto poco dopo l’attacco a Capitol Hill.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.