Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?
Ci sono delle teorie sulla data scelta dalla Russia per invadere l’Ucraina
Vladimir Putin è un uomo imperscrutabile, eppure mai come in questo momento le sorti dell’Europa e del mondo dipendono dalla possibilità e della capacità di capire cosa gli passi per la testa. Non è facile, però, ed è per questo che spesso si finisce a estrarre forzatamente significato da dettagli, da particolari probabilmente irrilevanti. In questi giorni in cui la crisi ucraina si trasforma repentinamente in conflitto, si prova a intuire le intenzioni di Putin in qualsiasi modo. Per esempio: sarà un caso che l’invasione dell’Ucraina sia cominciata il 22/02/2022, una data che per certi versi ricorda l’8/08/2008, giorno in cui la Russia lanciò la sua offensiva nella seconda guerra in Ossezia del Sud? Putin è un appassionato di numerologia?
Supposizioni a parte, il 22 febbraio non è una data qualsiasi nella storia recente dei rapporti tra Russia e Ucraina. Era il 22 febbraio 2014, infatti, quando le proteste popolari portarono alla fine del governo filo-russo di Viktor Yanukovych, uno degli eventi che fecero precipitare i rapporti tra ucraini e russi e che portorono poi alla crisi in Crimea. È una data che appare carissima agli ultra nazionalisti russi come Vladimir Zhirinovsky, leader del Partito Liberale. In queste ore sui social sta girando molto un video che ritrae proprio Zhirinovsky impegnato in un discorso tenuto alla Duma. Oltre alle sue parole, la cosa che colpisce di questo discorso è la data in cui è stato tenuto: lo scorso 27 dicembre, molte settimane prima che la crisi tra Russia e Ucraina degenerasse. «Alle 4 del mattino del 22 febbraio assisterete alla realizzazione della nostra nuova politica. Vorrei tanto che che il 2022 fosse un anno pacifico. Ma sono un amante della verità. Non sarà pacifico. Sarà l’anno in cui la Russia tornerà a essere grande», dice Zhirinovsky.
Il fatto che l’invasione russa sia cominciata proprio nella notte tra il 21 e il 22 di febbraio rende il discorso fatto da Zhirinovsky piuttosto inquietante, soprattutto considerando il fatto che fino a poco tempo fa il leader del Partito liberale era considerato un «giullare del Cremlino», come scrive Josie Ensor sul Telegraph. Zhirinovsky in questo momento è ricoverato a causa del Covid-19, e non ha per questo risposto alle richieste di commento e approfondimento che in questi giorni gli stanno arrivando dai giornalisti.
Who needs CIA intel when you have Zhirik? (Speaking on 27 Dec)
"At 4am on 22 Feb you'll feel [our new policy]. I'd like 2022 to be peaceful. But I love the truth, for 70 years I've said the truth. It won't be peaceful. It will be a year when Russia once again becomes great." pic.twitter.com/MUZtuZI1is
— Francis Scarr (@francis_scarr) February 20, 2022
C’è un altro dettaglio, però, riguardante la data 22/02/22 che sta contribuendo alla diffusione di teorie quasi al confine con il complotto: due giorni prima che Donetsk e Lugansk si dichiarassero repubbliche indipendenti e che la Russia le riconoscesse come tali, due giorni prima che Putin decidesse di far assumere al suo Ministero della Difesa le funzioni di “peace keeping” nelle due regioni ormai ex ucraine, il profilo Twitter del Ministero degli Esteri russo ha cambiato la sua immagine-logo con una sulla quale è riportata la data 22/02/22.

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.