Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.
In California rimuovere il preservativo senza consenso sarà reato
Con l’approvazione del disegno di legge 453, il governatore della California Gavin Newsom ha sottoscritto la proposta di legge della deputata democratica Cristina Garcia contro la pratica dello “stealthing”, ovvero lo sfilamento del preservativo non consensuale durante un rapporto, rendendolo di fatto un reato. La California è il primo stato americano a compiere questo passo. Il disegno di legge modifica la definizione di molestie sessuali in sede civile, aggiungendo questa pratica tra i reati per cui gli aggressori possono essere citati in giudizio, modellando e implementando il concetto di consenso. Garcia si occupa del tema dal 2017, quando uno studio dell’Università di Yale di Alexandra Brodsky, una laureanda in giurisprudenza, ha attirato l’attenzione sul fenomeno, sempre più frequente. Ne aveva parlato anche Michaela Coel nel quarto episodio della sua serie I May Destroy You.
In un’intervista al New York Times dello scorso settembre, Garcia aveva commentato: «Vedere questo argomento passare dalla tesi di laurea di una giovane donna a una discussione globale è interessante». Intanto lo scorso giovedì anche l’Assemblea legislativa di Canberra, in Australia, ha approvato alcune leggi che annoverano lo stealthing come atto di violenza sessuale. Il fenomeno è tristemente analizzato da una serie di studi che ne confermano l’alta incidenza, studi riportati dalla Bbc e che sembrano siano stati fondamentali nel processo di approvazione del disegno di legge da parte della commissione giudiziaria del Senato della California. Un’analisi del 2019 della National Library of Medicine ha rilevato come il 12 per cento delle donne di età compresa tra 21 e 30 anni abbiano riferito di aver avuto esperienze di stealthing, mentre i ricercatori della Monash University, in Australia, hanno scoperto che una donna su tre e un uomo omosessuale su cinque sono stati vittime della pratica almeno una volta nella vita.
Il governatore ha firmato giovedì anche un altro disegno di legge su cui la deputata Garcia lavorava da anni, una misura che rimuove l’esenzione del coniuge alle leggi dello stato sullo stupro, che prevedeva delle zone d’ombra tra vittima e carnefice nel caso fossero sposati: da oggi in California cambierà poco se la vittima è unita in matrimonio al suo aggressore o meno. «Uno stupro è uno stupro», ha scritto Garcia su Twitter, «e il certificato matrimoniale non è una scusa per commettere uno dei crimini più violenti».