Attualità | Rassegna
Di cosa si è parlato questa settimana
Chiara Ferragni commissiona la Lombardia, le piste russe, le Nike al sangue e le altre notizie degli ultimi giorni.

Le Satan Shoes create per Lil Nas X dal collettivo MSCHF
Italia – Lombardia canaglia
Mentre tutte o quasi le regioni sembrano più avanti nel piano vaccinale della regione teoricamente più avanzata d’Italia e il malcontento contro Fontana e i suoi dilaga incontrollato, si registrano due interessanti accadimenti complementari e opposti: Pippo Civati che si candida a governatore (ma è un pesce d’aprile che non si capisce) e Chiara Ferragni che denuncia inefficienza e favoritismi del sistema sanitario regionale (e no, non è un pesce d’aprile, al punto che su Twitter molti la candidano a leader in pectore dell’opposizione). Fiction e non-fiction.
Vaccini – Call me by your name
Come suggerivamo qualche settimana fa, AstraZeneca avrebbe dovuto cambiare nome, e anzi al popolo, per quanto sovrano, non dovrebbe essere proprio consentito di consultare la carta dei vaccini come fosse un menu del ristorante, e alla fine la decisione è arrivata, cambiare nome optando per il non così rassicurante Vaxzevria: “se un prodotto non funziona, non c’è bisogno di cambiare prodotto, basta cambiare il nome”, lo dicono anche in una vecchia puntata di The Wire (a proposito di un altro prodotto).
Politica – Legge Zan, che fatica
Negli ultimi giorni si è discusso della decisione della Commissione Giustizia del Senato di rinviare l’esame del disegno di legge contro omotransfobia e misoginia, chiamato anche ddl Zan e approvato già dalla Camera a novembre. Ne sono seguite reazioni e critiche, anche da membri del mondo della cultura e dello spettacolo, come Fedez ed Elodie. Quest’ultima (Fedez ormai per una cosa o per l’altra lo insultano sempre), è stata travolta da una raffica di insulti sessisti e razzisti, che non hanno fatto altro che confermare, ovviamente, tutta la nostra arretratezza.
Stati Uniti – Processo all’America
A distanza di un anno dall’omicidio, questa settimana è iniziato il processo a Derek Chauvin, il poliziotto accusato di aver ucciso George Floyd. Sono uscite fuori tante cose: mentre molti testimoni si fanno avanti dicendo che erano in tanti a cercare di fermare il poliziotto in quei 9 minuti e altri sostengono di essere state vittime in passato di quello stesso ginocchio, la difesa fa leva sull’uso di oppiacei da parte della vittima come causa della morte. Eppure quel video l’abbiamo visto tutti.
Personaggi – Non scherzate con Sharon
Sharon Stone ha incrociato ancora una volta le gambe e si è messa a scrivere il suo memoir, The Beauty of Living Twice. Esce in questi giorni e racconta di varie esperienze ai confini della morte – almeno una dozzina – dell’abuso da parte del nonno, di quando il chirurgo plastico le ha aumentato il seno più di quanto avesse chiesto, degli altarini buddisti in casa, di come forse su quella scena di Basic Instinct ora sia meglio non scherzare. Però del libro dice che lo avrebbe potuto scrivere chiunque provenga da una piccola città.
Cinema – I vecchi mostri
È il match dei match, tra due icone storiche che hanno popolato i nostri schermi durante il secolo scorso, con oltre 30 pellicole crossover e reboot. Per questo Godzilla vs Kong, al suo debutto nelle sale, ha conquistato il pubblico Usa (registrando il maggior incasso d’esordio dall’inizio della pandemia), e persino la critica, secondo cui il film esprimerebbe tutta la coolness del MonsterVerse. Dicono sia anche piacevole da vedere: poco meno di due ore di pura lotta senza trama. E con pochissimi umani.
Europa – I russi, i russi, i pometini
Walter Biot non è il nome di un personaggio di un romanzo di Dean Koontz, ma quello di una persona vera, un ufficiale della Marina accusato «di aver consegnato a un funzionario dell’ufficio militare dell’ambasciata russa a Roma una chiavetta usb in cambio di 5 mila euro». Dentro alla chiavetta documenti classificati, cioè riservatissimi. Villino a Pomezia, con famiglia numerosa, che ha subito dato l’aggancio per una storia più italiana che mai, così poco spionaggio internazionale, così tanto Alberto Sordi.
Cronaca – Denise Pipitone e la pista russa, un’altra volta
Nella settimana più russa che l’Italia ricordi da molti anni a questa parte, è saltata fuori un’altra incredibile connessione tra il nostro Paese e quello di Putin. Sarebbe quella tra Olesya Rostova e Denise Pipitone, la bambina scomparsa a Mazara del Vallo nel 2004: la giovane donna è andata infatti in un programma (russo) a cercare la sua madre biologica, una telespettatrice (italiana?) l’ha segnalata a Chi l’ha visto e ora si attendono i risultati del Dna. Sembra una serie tv ma è tutto vero.
Pop – Nike al sangue
Il video di “Montero (Call me by your name)” di Lil Nas X ha superato le 73 milioni di visualizzazioni ed è stato dipinto, dalla stampa americana, come l’opera che rivoluzionerà la rappresentazione queer nella musica mainstream. A tenere banco, però, sono state le sue “Satan Shoes”, un paio di Air Max ’97 modificate con una goccia di sangue umano nelle suole. Le ha realizzate il collettivo MSCHF, non nuovo a lanci stunt, e Nike gli ha fatto causa: ce n’erano solo 666 paia, ma adesso non se le può comprare più nessuno, alla faccia dell’hype.