Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.
Com’è andato il concerto con cinquemila persone a Barcellona
A qualcuno mancano i viaggi, a qualcun altro i bar o i cinema: ognuno di noi potrebbe mettersi a fare la classifica delle sue personali nostalgie, in base a quello che amava di più fare prima dell’arrivo della pandemia. Per chi al primo posto metterebbe i concerti ci sono delle ottime notizie: sabato sera a Barcellona si è tenuto il più grande concerto europeo dall’inizio dell’epidemia. Se nelle prossime settimane i dati raccolti saranno buoni, il mondo della musica dal vivo potrebbe tirare un bel respiro di sollievo e iniziare a rimettersi in moto. Per ora sembra sia andato tutto per il meglio.
Come ha raccontato Dazed & Confused, nella notte del 27 marzo cinquemila persone si sono riunite nella sala concerti Palau Sant Jordi di Barcellona. Mentre nel resto della Spagna le riunioni di più quattro persone in spazi chiusi erano vietate, il concerto (sold out) si è tenuto con la completa benedizione delle autorità sanitarie del Paese. Si trattava infatti di un esperimento importante, condotto seguendo protocolli rigorosi. La mattina del 27 è stato richiesto a tutti i partecipanti di sottoporsi a uno screening per il Covid-19: soltanto le persone con risultati negativi hanno ricevuto un messaggio di convalida dei biglietti per lo spettacolo delle 19:00. Durante l’evento i fan potevano circolare liberamente come in un normale concerto, a condizione che indossassero maschere per il viso fornite dagli organizzatori dell’evento. I fortunati artisti che hanno finalmente potuto esibirsi dal vivo davanti a migliaia di persone sono i Love of Lesbian.
L’evento verrà utilizzato per misurare l’efficacia del test rapido antigenico: tutti i partecipanti sono tenuti a informare i ricercatori se dovessero contrarre il Covid-19 nelle prossime settimane. I tassi di infezione verranno quindi misurati rispetto a quelli della popolazione generale. Non è la prima volta che Barcellona si mette alla prova in quest’ambito: il 12 dicembre ha ospitato un altro dei più grandi eventi musicali dall’inizio della pandemia, invitando più di 1000 persone a un concerto organizzato dal Primavera Sound (che ha anche impiegato test rapidi). Nel gennaio di quest’anno, la sperimentazione è stata dichiarata un successo. In Germania sono stati organizzati tre concerti sperimentali nell’agosto 2020. Anche questi hanno prodotto buoni risultati. C’è speranza. Per ora dobbiamo accontentarci di guardare le fotografie del concerto di sabato: da quanto tempo non vedevamo così tante persone insieme?