Hype ↓
23:08 mercoledì 2 aprile 2025
Ci sarà un sequel di C’era una volta a… Hollywood diretto da David Fincher, scritto da Quentin Tarantino e con protagonista Brad Pitt Il film racconterà la storia di Cliff Booth, il personaggio interpretato da Pitt nel film di Tarantino del 2019.
Prada ha aperto un ristorante ispirato ai film di Wong Kar-wai Si trova a Shangai e riproduce l'atmosfera dei film del regista di "In the Mood for Love".
La ministra della Giustizia americana vuole la condanna a morte per Luigi Mangione Ha inviato una comunicazione ai procuratori federali, chiedendo la pena di morte per quello che definisce «un terrorista».
Per aspera ad astra è il tema dell’edizione di C2C Festival che renderà omaggio a Sergio Ricciardone I biglietti saranno acquistabili da sabato 5 aprile.
È morto Val Kilmer, la rockstar della Hollywood degli anni ’80 e ’90 Aveva 65 anni e da tempo si era ritirato dalle scene a causa di un cancro alla gola.
C’è un pesce che si è evoluto appositamente per evitare di avere a che fare con i suoi simili Si chiama tetra messicano (Astyanax mexicanus) e ci ha messo 20 mila anni per raggiungere questo notevole risultato.
Nei biopic sui Beatles di Sam Mendes ci saranno tutti i boni preferiti di internet Harris Dickinson interpreta John Lennon, Paul Mescal sarà Paul McCartney, Barry Keoghan è Ringo Starr e Joseph Quinn farà George Harrison.
Adolescence verrà mostrato in tutte le scuole medie inglesi Un'iniziativa appoggiata dal Primo ministro inglese, Keir Starmer.

Imparare a scrivere, secondo James Wood

Torna in libreria per minimum fax Come funzionano i romanzi, il fondamentale saggio del critico americano del 2008 ancora oggi testo base in molte scuole di scrittura.

25 Marzo 2021

A cosa serve una nuova edizione di Come funzionano i romanzi – Breve storia delle tecniche narrative per lettori e scrittori, il fortunato saggio-manuale del critico James Wood del 2008Forse a includere i romanzi di ricerca sperimentale di autori e autrici come Karl Ove Knausgård, Ben Lerner, Maggie Nelson, Teju Cole, Sheila Heti: «La narrativa degli ultimi dieci anni ha tratto vigore da un’ondata di energia che ruota intorno alla questione del realismo. Diversi importanti scrittori contemporanei hanno espresso ripetutamente la loro diffidenza, insoddisfazione, ostilità o stanchezza nei confronti delle convenzioni del romanzo», scrive nell’introduzione alla versione del 2018 (che ha scavalcato il buco nero dei mesi di pandemia ed è arrivata in Italia a metà febbraio, tradotta da Massimo Parizzi e Luca Briasco per minimum fax).

La crisi del realismo non è nulla di inedito, dice Wood. Il romanzo è un’arte che non ha regole fisse e reinventa sé stessa a ogni nuovo tentativo. Ma la differenza oggi, rispetto agli sperimentatori degli anni zero come David Foster Wallace e Zadie Smith, che a Wood non sono mai davvero andati giù e per i quali aveva coniato la definizione di “realismo isterico” – memorabile il duello di editoriali sul Guardian tra Wood e Smith (0-1 per Smith, secondo me) nei giorni dopo l’11 settembre – è la dichiarazione della propria incertezza, la scelta di usarla per dare corpo a un nuovo tipo di narrativa: «Questi scrittori hanno meno fiducia nella forma esatta delle loro soluzioni rivoluzionarie rispetto ai loro predecessori modernisti e postmoderni», scrive ancora Wood nell’introduzione.

Di fiducia nelle proprie idee, James Wood ne ha da vendere. D’altra parte le sue credenziali da critico e accademico sono vertiginose. Nato a Durham nel 1965, si è laureato a Eton. È stato al Guardian nella prima metà degli anni Novanta, poi si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha scritto per il New Statesman fino al 2007, quando è entrato come critico letterario al New Yorker. Qualche tempo dopo ha iniziato a insegnare letteratura ad Harvard. Ha scritto anche due romanzi (nel 2003 e nel 2018), che sono passati inosservati e hanno avuto recensioni tiepide: «È impossibile leggerlo senza pensare che il Wood critico lo stroncherebbe», nota un giornalista in un pezzo dedicato a Upstate, il suo secondo romanzo. Forse a dimostrazione del fatto che non si può tenere l’assedio, contemporaneamente, ai due lati della barricata. Ma i saggi, come quelli della raccolta Serious Noticing: Selected Essays, 1997-2019, sono appassionanti.

Come funzionano i romanzi, di cui Wood scrive con simulata modestia che «non è un manuale né una storia, ma un libro molto personale che riflette le opinioni e i limiti del suo autore», è molto utile per capire, appunto, come funzionano i romanzi. Non è un caso se è stato adottato come libro di testo da tante scuole di scrittura nel mondo. Una buona scuola di scrittura può insegnare a leggere, esercitare la capacità di osservazione, vedere come sono costruiti i libri; fa scoprire corde e travi che sostengono la rappresentazione (come nell’affresco sul presepe di Greccio dipinto da Giotto della Basilica superiore di San Francesco d’Assisi, citato da Wood come esempio).

È necessario partire dalle basi, dal realismo che costituisce il modello da imitare o distruggere. Come il punto di vista: «Si può raccontare una storia in terza persona, e forse nella seconda persona singolare o nella prima plurale, anche se esempi riusciti degli ultimi due casi sono davvero rari. E questo è tutto», scrive Wood nelle prime righe. Molte delle sue pagine, fin dalla prima edizione, sono dedicate a Flaubert: «Con lui tutto rinasce», spiega, descrivendone la capacità di selezionare dettagli visivi indimenticabili per costruire una scena. C’è un momento chiave, nella vita di ogni lettrice o lettore che desideri scrivere, in cui si scopre il potere dell’artificiosità incantata del realismo. Che non ha niente a che vedere con una sciatta imitazione della realtà. Come scrive Walter Siti nel saggio breve Il realismo è l’impossibile (nottetempo 2013): «Il realismo, per come la vedo io, è l’anti-abitudine è il leggero strappo, il particolare inaspettato, che apre uno squarcio nella nostra stereotipia mentale». Da qui, ogni invenzione è possibile.

Articoli Suggeriti
Ci sarà un sequel di C’era una volta a… Hollywood diretto da David Fincher, scritto da Quentin Tarantino e con protagonista Brad Pitt

Il film racconterà la storia di Cliff Booth, il personaggio interpretato da Pitt nel film di Tarantino del 2019.

Per aspera ad astra è il tema dell’edizione di C2C Festival che renderà omaggio a Sergio Ricciardone

Si terrà a Torino dal 30 ottobre al 2 novembre.

Leggi anche ↓
Ci sarà un sequel di C’era una volta a… Hollywood diretto da David Fincher, scritto da Quentin Tarantino e con protagonista Brad Pitt

Il film racconterà la storia di Cliff Booth, il personaggio interpretato da Pitt nel film di Tarantino del 2019.

Per aspera ad astra è il tema dell’edizione di C2C Festival che renderà omaggio a Sergio Ricciardone

Si terrà a Torino dal 30 ottobre al 2 novembre.

È morto Val Kilmer, la rockstar della Hollywood degli anni ’80 e ’90

Aveva 65 anni e da tempo si era ritirato dalle scene a causa di un cancro alla gola.

di Studio
I libri del mese

Cosa abbiamo letto a marzo in redazione.

È il momento perfetto per guardare On Your Mark, l’unico video musicale mai realizzato dallo Studio Ghibli

Disegnato da Hayao Miyazaki in persona, nel 1995. Tutto a mano, ovviamente, come il vero stile Ghibli vuole.

Di Pino Daniele c’è ancora molto da scoprire

Arriva oggi nelle sale Pino, racconto della vita, delle opere, della famiglia e della leggenda di Pino Daniele. Ne abbiamo parlato con il regista, Francesco Lettieri.