Una conversazione libera tra due Millennial su matrimonio gay, diritti acquisiti e diritti da conquistare, vite da privilegiati e vittimismo social, militanze vecchie e nuove e prospettive per il futuro.
Sono nati cinque nuovi stranissimi strumenti musicali
La Guthman Musical Instrument Competition è una gara nata per celebrare le nuove idee in ambito musicale, tra design, nuovi strumenti e nuove iniziative (qui c’è la storia). I finalisti di quest’anno hanno dato vita a 5 fenomenali nuovi strumenti musicali che il New York Times ha raccolto e raccontato nei loro dettagli. Sebbene quest’anno la competizione organizzata dal Georgia Institute of Technology si sia svolta online (di solito termina con un saggio finale in cui i finalisti si esibiscono dal vivo con i loro apparecchi), i video inviati dai concorrenti sono stati incredibili. Tanto che uno dei giudici, il chitarrista Kaki King, ha dichiarato fosse impossibile confrontare e classificare gli strumenti tra loro, visto che includevano un ibrido chitarra-arpa, un quipu elettronico basato su un antico metodo di crittografia andino, e un altro costruito con un tubo della cucina. Alla fine hanno scelto quelli che dimostravano «maggior inventiva».
Il primo dei cinque marchingegni da ora accettati come “strumenti musicali” è il “segulharpa”, creato da Ulfur Hansson (Reykjavik, Islanda), una sorta di arpa elettronica in legno con una struttura scudo che nasconde 24 corde fatte vibrare da elettromagneti. Segue un dispositivo creato da David Shea, Monica Lim e Mirza Ceyzar (Melbourne, Australia): comodamente portatile, permette di trasformare qualsiasi pianoforte in un piano elettrico, modificando il suono con dei “ronzii” usati per la musica elettronica. Poi c’è la “chitarra Lego microtonale”, di Atlas Cogulu, Tolgahan Cogulu e Rusen Can Acet (Istanbul), nata per sopperire a una mancanza: la musica turca si basa sui microtoni, mentre la chitarra tradizionale è pensata secondo i sistemi di accordatura occidentali. Nel 2008, Cogulu ha progettato una chitarra microtonale con “tasti mobili”, ma fu solo un’idea sperimentale. Lo scorso anno suo figlio piccolo ne ha realizzato una replica con i Lego e Cogulu ne ha capito subito il potenziale, così che insieme a un ingegnere ha avuto l’idea di stampare in 3D un nuovo modello della tastiera della chitarra, modificabile come i pezzi Lego e perfetta per la musica turca.
Vi è l’Evolano, di Clark Battle (Stati Uniti), uno strumento che combina violoncello, chitarra e pianoforte. Evolano è infatti un “pianoforte evoluto”, uno strumento con tasti e martelli come un pianoforte, ma che permette di “strisciare” il suono come si farebbe con l’arco sul violoncello; infine la War Tuba, cioè “tuba da guerra”, che è stata realizzata da Steve Parker (Austin, Texas), ispirata ai localizzatori acustici militari dell’inizio del XX secolo – alcuni chiamati tube di guerra appunto – che venivano usati per rilevare gli aerei nemici in avvicinamento prima dell’invenzione del radar. Si suona con le cuffie con cui si pratica il tiro al bersaglio.