Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.
Alcuni scienziati hanno inventato un sistema per non sentire i rumori in casa con la finestra aperta
Ore 6:00, il rumore del vetro gettato sul camion dell’immondizia. È forse uno dei peggiori rumori che ci vengono in mente pensando a quelli che non vorremmo mai sentire dalle mura di casa nostra, soprattutto in estate, quando tenere aperta la finestra è pratica di molti. Gli allarmi delle auto, le sirene, martelli pneumatici, la gloriosa sinfonia urbana che si riversa in un tipico condominio in città. E se esistesse una tecnologia creata per annullare il rumore eccessivo, pur lasciando aperte le finestre di casa? È quanto hanno progettato alcuni ricercatori di Singapore, grazie a un apparecchio che può essere posizionato sulla finestra, per ridurre il suono in entrata di 10 decibel.
Come racconta il New York Times, il sistema è stato creato da un team di scienziati, tra cui Masaharu Nishimura, che ha ideato il concetto di base, e Bhan Lam, ricercatore presso la Nanyang Technological University di Singapore. «Sono cresciuto a Singapore», ha detto Lam, «è una città con molto rumore, quindi ho qualche motivazione personale per risolvere questo problema». Nonostante il prototipo non sia ancora il dispositivo “più pratico” da usare, indica quale strada percorrere per lo sviluppo di tecnologie che possano aiutare ad alleviare lo stress della vita rumorosa della città. Ma come funziona? Prendendo in prestito gli stessi principi tecnologici utilizzati nelle cuffie usate per eliminare il rumore esterno, il team ha ampliato il concetto per adattarsi a un’intera stanza posizionando 24 piccoli altoparlanti in una finestra. Gli altoparlanti emettono onde sonore tali che corrispondono a quelle in entrata, registrate attraverso un microfono posizionato oltre la finestra, neutralizzandole di molto.

Dal sito dell’università, una foto del prototipo
Lam ha spiegato che «in luoghi come Singapore vogliamo mantenere le finestre aperte il più possibile per ridurre l’uso di condizionatori ad alta intensità di carbonio e prevenire l’accumulo di aria viziata che può comportare rischi per la salute di alcune persone, ma con il frastuono del traffico tipico delle metropoli è impossibile farlo». Al momento, il sistema è in grado di attenuare meglio i segnali acustici provenienti dai sorgenti di rumore stazionarie (con lo stesso intervallo di tempo). Sfortunatamente, clacson e voci umane non rientrano in quella gamma.