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La storia di un profumo dell’Ottocento ritrovato in un relitto
Come si fa a ricreare un profumo dell’Ottocento, per di più ritrovato nel relitto di una nave? È quanto hanno cercato di fare alcuni nasi e esperti chimici dopo il ritrovamento della Mary Celestia, avvenuto nel febbraio del 2011 nelle acque delle isole Bermuda. La nave, affondata nel 1854, apparteneva alle forze confederate della Carolina del Nord, ed è solo uno dei tanti relitti che, nel tempo, le insidiose acque delle Bermuda hanno ingoiato. Al suo interno, oltre a scarpe e bottiglie di vino, c’erano anche due bottigliette di profumo. Il fatto che i profumi fossero imballati insieme ha convinto archeologi e sommozzatori che potessero essere dei regali dal vecchio al nuovo mondo. A parte alcuni depositi minerali, le bottigliette erano perfettamente conservate e recavano l’etichetta di uno dei marchi di profumi più celebri della Londra di quel periodo, che si trovava su Bond Street: Piesse and Lubin London.

La bottiglietta originale di Piesse and Lubin London
Come racconta Atlas Obscura, le bottigliette – che sono di proprietà delle Bermuda e finiranno in una collezione dedicata – sono state temporaneamente affidate a Isabelle Ramsay-Brackstone, proprietaria di un negozio di profumi locale chiamato Lili Bermuda, che si è subito chiesta come ricreare la fragranza originale di 150 anni dopo. Il processo è stato tutt’altro che semplice. Dopo aver raschiato delicatamente i depositi minerali, Ramsay-Brackstone e il collega Jean Claude Delville hanno scoperto che in una delle bottiglie era entrata l’acqua di mare, per cui emanava un forte odore di marcio, mentre l’altra era rimasta miracolosamente illesa. Con l’aiuto della gascromatografia (CG), una tecnica utilizzata per l’analisi della composizione di una miscela, hanno quindi cercato di decodificare la formula chimica alla base del profumo. Secondo il duo, la fragranza originaria sapeva di arancia, bergamotto e pompelmo con un debole aroma di fiori e legno di sandalo. C’erano anche alcune “note animali” muschiate, come lo zibetto o l’ambra grigia, derivati di ghiandole animali frequentemente utilizzate nella profumeria dell’Ottocento ma oggi illegali. «A differenza della maggior parte delle fragranze moderne che differenziano i profumi in “femminile” (quelle floreali o fruttate) e “maschile” (note legnose), il vecchio profumo conteneva entrambi. All’epoca, i profumieri non facevano distinzioni di genere».

Mary Celestia, la fragranza di Lili Bermuda
Cercando i migliori sostituti per gli elementi mancanti, i due profumieri hanno quindi creato Mary Celestia, specificando che la loro non era celebrazione di una nave confederata ma piuttosto quella di un regalo fra due persone che dovevano essere molto intime, sopravvissuto a 150 anni sott’acqua. Il profumo è uscito in edizione limitata nel settembre del 2014 e la prima edizione comprendeva 1854 bottiglie, come l’anno in cui la nave era affondata. Ramsay-Brackstone ha donato parte del ricavato all’Associazione professionale di istruttori subacquei. L’edizione limitata si esaurì rapidamente, così oggi Mary Celestia è venduto da Lili Bermuda e online per 130 dollari. È anche disponibile in confezione da viaggio per 35 dollari, non portatelo in nave che forse porta un po’ sfortuna.