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Il 25 aprile Lucky Red riporta al cinema Porco rosso di Hayao Miyazaki Con delle proiezioni speciali per celebrare la Festa della Liberazione.
Google sta sviluppando un’intelligenza artificiale per parlare con i delfini Se tutto andrà secondo i piani, DolphinGemma ci aiuterà finalmente a capire cosa dicono e a comunicare con loro.
La Royal Philarmonic Concert Orchestra farà due concerti in cui suonerà la colonna sonora di Metal Gear Nella più prestigiosa delle cornici, anche: la Royal Albert Hall.
È uscito un libro con tutte le fotografie scattate da Corinne Day sul set del Giardino delle vergini suicide Pubblicato da Mack, è un'aggiunta indispensabile al kit di sopravvivenza di tutte le sad girl del mondo.
Un gruppo di giovanissimi miliardari sta organizzando delle gare di spermatozoi Il pubblico potrà seguire tutto in diretta streaming e anche scommettere sullo spermatozoo vincitore.
Jonathan Anderson è il nuovo Direttore creativo di Dior Men Debutterà a giugno, a Parigi, durante la settimana di moda maschile.
«Non siamo mai stati così vicini alla scoperta della vita su un altro pianeta» Lo ha detto il professor Nikku Madhusudhan, responsabile della ricerca dell'Università di Cambridge che ha trovato molecole compatibili con la vita sull'esopianeta K2-18b.
La locandina di Eddington, il nuovo film di Ari Aster, è un’opera d’arte, letteralmente Il regista presenterà il film in anteprima mondiale al prossimo Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio.

Chi era Luigi Spagnol, l’editore che scoprì Harry Potter

15 Giugno 2020

Nonostante l’intuizione di assicurarsi subito i diritti della saga di Harry Potter per Salani, di cui assunse la responsabilità editoriale dal 1988, battendo tutti gli altri editori italiani prima che il fenomeno esplodesse nel mondo, Luigi Spagnol non amava vantarsene. «Se ne è andata la persona che con i suoi successi editoriali ha dimostrato più volte negli ultimi trent’anni di sapere meglio di chiunque altro che cose sia un libro», ha detto di lui Stefano Mauri, presidente del gruppo GeMS (Gruppo editoriale Mauri SpagnolI) che aveva fondato proprio insieme a Spagnol nel 2005 e che comprendeva tante importanti sigle editoriali tra cui Garzanti, Guanda, Longanesi. Luigi Spagnol è scomparso il 14 giugno a Milano, a 59 anni, dopo una malattia che, nell’ultimo periodo, lo aveva allontanato dal mondo dei libri. «Sapeva cosa può fare un libro per i lettori. E fino a dove può arrivare», ha dichiarato sempre Stefano Mauri.

Introdotto nel mondo editoriale dal padre, Mario: Luigi era anche un pittore e musicista, amante del pianoforte. Iniziò a metà anni Ottanta all’ufficio diritti della casa editrice Longanesi, e dal 1989 entrò in Salani, di cui divenne in seguito editore e presidente: e proprio qui, forte di quanto appreso dal padre che gli aveva insegnato a “diffidare dei trionfi”, e a ricercare le novità nei particolari – avrebbe in pochi anni dato vita a uno dei cataloghi per ragazzi più importanti e stimati nel mondo, che accolse autori internazionali e italiani, estendendosi a una narrativa per tutti. La regola era sempre la stessa: cercare le cose migliori, dove nessuno le avrebbe cercate, dal titolo più popolare a quello  più raffinato.

Con Ponte alle Grazie, di cui dal 1996 assunse la direzione editoriale, portò in Italia Margaret Atwood e Karl Ove Knausgård quando ancora erano per noi autori quasi sconosciuti, e poi David Mamet, Simone de Beauvoir, perché, come ha ricordato Mauri, «non c’era snobismo in lui, e lo diceva sempre: “I libri sono scritti da persone, letti da persone, venduti da persone, e parlano di persone. È dunque fondamentale che siano anche pubblicati da persone, libere di seguire le proprie idee, le proprie strategie e le proprie passioni”».

Scopritore (a proposito della saga di J.K. Rowling diceva spesso di non essersi nemmeno accorto che fosse un fantasy, «ci vedevo solo un grande potenziale, un ottimo classico per bambini»), e anche traduttore sin dagli anni giovanili, da L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono all’amatissimo Winnie Puh di Milne, da Io la giraffa e il pellicano di Roald Dahl, alla traduzione dell’ottavo volume di Harry Potter, Harry Potter e la maledizione dell’erede. Che Spagnol «non voleva mai essere protagonista», come ha ricordato Ricardo Franco Levi, presidente dell’Aie. «E fu, proprio per questo, un editore straordinario».

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