Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.
Cosa sta facendo la Grecia per far ripartire il turismo
«Vorrei andare in Grecia» è una delle risposte che più spesso stiamo sentendo quando chiediamo a proposito dei piani per le vacanze. Comprensibilmente, infatti, il Paese è alla ricerca di soluzioni e modalità per riavviare il turismo – che in Grecia rappresenta oltre il 20 per cento del Pil – e, poiché sta diventando una priorità, sta progettando alcuni escamotage per obbligare i possibili nuovi avventori a mantenere le misure di prevenzione, come ha raccontato la Bbc. Tra i modi, l’utilizzo dei droni, «nei giorni di grande affluenza, sarò qui a controllare le cose ogni ora», ha spiegato Zisimos Zizos, che da fotografo ha iniziato a fare il “sorvegliante” a distanza tra le spiagge a sud di Atene. «Il drone ripeterà un messaggio, invitando e ricordando alle persone che c’è ancora una pandemia».
Intanto l’Acropoli ha riaperto all’inizio di maggio, seguita alcune settimane dopo da bar e ristoranti. Da metà giugno, gli hotel riprenderanno le operazioni e le compagnie aeree ripristineranno gradualmente i voli internazionali. Una volta che i viaggiatori raggiungeranno la loro destinazione, dovranno rispettare le regole che il governo ha predisposto: ogni hotel dovrà addestrare i supervisori su come gestire un possibile focolaio di Coronavirus tra gli ospiti e avere un medico “in stand by”, sempre presente, per sicurezza. I banchi della reception dovranno essere spostati all’aperto, ove possibile, e gli hotel dovranno limitare le code per il check-in per evitare che troppe persone si radunino nello stesso posto. I cibi serviti a buffet – comunque sconsigliabile – saranno messi sotto schermi protettivi, e tutti gli oggetti decorativi non essenziali, come cuscini e riviste, saranno rimossi.
In piscina ci si potrà recare per un periodo limitato di tempo, poche persone alla volta, gli sport di squadra nelle spiagge che prevedono il contatto fisico verranno vietati, gli scivoli d’acqua chiusi. Nei bar sarà necessario distanziarsi gli uni dagli altri di almeno un metro e mezzo (anche se le prime immagini che giungono dalla Grecia mostrano quanto questa regola venga comunque ignorata). Finora, i proprietari di hotel e bar hanno accolto con favore le linee guida sulla sicurezza, e molti hanno affermato che andranno addirittura oltre, introducendo misure proprie. Sull’isola di Santorini Charlie Chahine, il proprietario del bar sulla spiaggia Demilmar, sta costruendo barriere di plexiglass attorno ai lettini sulla spiaggia di sabbia nera di Perissa per proteggere gli ospiti. Spera che questo non rovinerà troppo le foto che i turisti vorranno postare su Instagram.