Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.
Lavorare da casa sta facendo male al nostro corpo in diversi modi
Sono ormai più di tre mesi che molte persone trascorrono gran parte del loro tempo in casa. E, come sottolinea il New York Times, il corpo di chi non è riuscito a istaurare nuove buone abitudini quotidiane – alimentazione sana, attività fisica, ecc. – inizia a subire i danni della stasi. Curiosamente, non è raro che i sintomi di questo affaticamento da quarantena coincidano, in parte, con quelli del Covid-19. Come hanno osservato gli esperti interrogati dal Nyt, molti adulti lamentano infatti mal di testa, affaticamento, una generale sensazione di malessere. In molti casi, però, il Coronavirus non c’entra niente: si tratta semplicemente di una manifestazione di stress. Il dottor Krisda Chaiyachati, direttore medico del Penn Medicine OnDemand Virtual Care, ha osservato un forte aumento dei dolori al petto, formicolio e problemi di stomaco.
Prima di tutto, il nostro normale flusso sanguigno potrebbe subire delle alterazioni. «Quando iniziamo a sentirci stressati o angosciati, il sangue rilascia sostanze chimiche e ormoni nei nostri corpi», ha dichiarato la dottoressa Katherine Pannel, direttrice medica del Right Track Medical Group di Oxford. Se stressato, il corpo produce e rilascia epinefrina, nota anche come adrenalina. Il sangue viene trasferito agli organi di cui abbiamo più bisogno per sopravvivere, come il cervello e il cuore. Quindi, finisce per correre via dalle nostre estremità. Il formicolio delle dita, allora, può rappresentare sì il segnale di un ictus – com’è successo a molti pazienti di Covid-19 – ma può anche segnalare che il sangue è tornato a scorrere normalmente dopo essere stato portato via. La stessa cosa accade quando il tuo piede o la tua mano “si addormenta”. Questa deviazione del flusso del sangue può anche essere responsabile della disfunzione erettile, un altro problema causato dallo stress della quarantena.
Un altro problema diffuso sono i disturbi intestinali. Nel 2013 ricercatori provenienti da Singapore, dagli Stati Uniti e dalla Svizzera hanno studiato 37 uomini sottoposti a sei settimane di addestramento al combattimento per le forze armate di Singapore e hanno scoperto che l’allenamento ha prodotto alti livelli di stress, ansia, depressione e problemi gastrointestinali. È stato il dottor Mark S. Riddle (University of Nevada, Reno School of Medicine) a sottolineare un parallelismo tra i risultati di quell’esperimento e questo momento. Il dottor Riddle ha aggiunto che, soprattutto per le persone che si sono trovate a lavorare improvvisamente da casa, è molto probabile che i problemi gastrointestinali siano stati causati da cambiamenti nella dieta e nell’esercizio. Un’altra parte del nostro corpo che potrebbe aver risentito molto del lockdown è la pelle: come nota la dott.ssa Ronda S. Farah (dermatologa dell’University of Minnesota Medical School), le persone che in precedenza avevano malattie della pelle come l’eczema, la psoriasi o quelle con acne cronica stanno vivendo un momento di riacutizzazione, mentre anche chi normalmente non soffriva di queste condizioni potrebbe aver sviluppato proprio ora delle eruzioni cutanee. La dottoressa Farah ha inoltre rilevato molti casi di telogen effluvium, ovvero la caduta dei capelli comunemente associata a un evento stressante o traumatico.