Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.
I casi di Coronavirus nel mondo stanno crescendo a una velocità mai vista prima
Mentre i Paesi europei sono alle prese con la Fase 2 e segnano un declino dei contagi, la pandemia da Coronavirus continua a diffondersi altrove a velocità allarmante. Secondo un report del New York Times, nelle ultime due settimane i Paesi che, nel mondo, hanno registrato un incremento dei casi sono stati il doppio rispetto a quelli che invece hanno visto un calo. Il virus, insomma, è tutt’altro che sparito.
Forbes segnala che il tasso di infezione globale ha toccato il suo punto più alto lo scorso 30 maggio, quando sono stati segnalati 134.064 nuovi casi in un solo giorno, mentre oltre 100.000 casi in tutto il mondo continuano a essere segnalati ogni giorno. Attualmente l’America ha il più alto numero di morti al mondo: i decessi hanno infatti superato quota 100.000. In un’intervista di qualche giorno fa a Sky Tg24, il dottor Anthony Fauci, responsabile della task force americana che si occupa dell’emergenza, ha detto che «il virus non è ancora sotto controllo», soprattutto nelle zone altamente urbanizzate come New York, ma anche che ha rallentato significativamente: il tasso di mortalità giornaliera è sceso al di sotto dei 1.000 decessi mentre, tra molte polemiche, il Paese ha iniziato la sua fase di riapertura.
Le cose vanno piuttosto male anche in America latina, dove Messico e Brasile hanno registrato un numero record di decessi: il Brasile ha superato gli Stati Uniti e l’Italia nel suo bilancio giornaliero e conta oggi più di 30.000 morti. Altri hotspot che preoccupano sono il Pakistan, che ora ha più casi registrati rispetto alla Cina, con almeno 85.264 casi segnalati e 1.770 decessi correlati al virus; il Perù, dove ci sono oltre 170.000 casi confermati; l’Egitto, i cui casi sono aumentati in modo significativo a 27.536 questa settimana, e infine il Bangladesh, dove all’emergenza Coronavirus si è aggiunta anche quella di un ciclone, che ha peggiorato la situazione nel Paese e reso più difficili gli sforzi di contenimento del virus.