Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.
A Singapore stanno usando dei cani-robot per far rispettare il distanziamento sociale
Sono giorni in cui buona parte del mondo è impegnata, nel piano per affrontare il Coronavirus, nella cosiddetta fase 2, chiamata con diversi nomi a seconda delle nazioni: come abbiamo visto a Milano, con le polemiche che sono nate dalle diverse foto dei Navigli, è una fase complicata da gestire per le istituzioni, a causa della difficoltà di controllare le persone lasciate libere di passeggiare in spazi pubblici sul mantenimento del distanziamento sociale.
A Singapore è stato deciso di arrivare a qualcosa di simile agli “estremi rimedi”: le autorità cittadine si sono dotate del robot quadrupede di Boston Dynamics (sì, quello che avete probabilmente visto in alcuni video mentre correva e saltava oltre degli ostacoli e che fa impressione e paura), che sarà in prova per due settimane al parco Bishan-Ang Mo Kio. Il robottino, che sembra a tutti gli effetti un cane senza testa, cammina tra le persone trasmettendo messaggi pre-registrati per ricordare il mantenimento delle misure di sicurezza. Non soltanto: le diverse telecamere di cui il cane-robot è equipaggiato servono a calcolare quanti cittadini stanno occupando una determinata porzione di parco, anche se, dicono le autorità responsabili dei parchi di Singapore, nessun dato personale verrà registrato.
Non è la prima volta, tuttavia, che i robot vengono utilizzati nell’ambito della lotta al Coronavirus: gli ormai ubiqui droni sono stati impiegati già da Stati Uniti e Cina, e anche robot pensati per la consegna di prodotti alimentari vengono usati, in alcuni Stati nordamericani, per rifornire gli ospedali da campo.
Negli ultimi cinque anni abbiamo visto spesso i video dei progressi dei quadrupedi o bipedi prodotti da Boston Dynamics che la società ha pubblicato sui loro canali social: spesso ci sono esseri umani che maltrattano questi stessi robot, spingendoli o prendendoli a calci, per dimostrare l’abilità delle macchine nel mantenere l’equilibrio o adattarsi alle situazioni di difficoltà. Boston Dynamics fu fondata nel 1992, ed è stata comprata da Google nel 2013. “Spot”, il robot che sarà in funzione a Singapore, è in un certo senso il prodotto di punta del suo catalogo, è alto circa 84 centimetri e pesa 30 chilogrammi.