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Il 25 aprile Lucky Red riporta al cinema Porco rosso di Hayao Miyazaki Con delle proiezioni speciali per celebrare la Festa della Liberazione.
Google sta sviluppando un’intelligenza artificiale per parlare con i delfini Se tutto andrà secondo i piani, DolphinGemma ci aiuterà finalmente a capire cosa dicono e a comunicare con loro.
La Royal Philarmonic Concert Orchestra farà due concerti in cui suonerà la colonna sonora di Metal Gear Nella più prestigiosa delle cornici, anche: la Royal Albert Hall.
È uscito un libro con tutte le fotografie scattate da Corinne Day sul set del Giardino delle vergini suicide Pubblicato da Mack, è un'aggiunta indispensabile al kit di sopravvivenza di tutte le sad girl del mondo.
Un gruppo di giovanissimi miliardari sta organizzando delle gare di spermatozoi Il pubblico potrà seguire tutto in diretta streaming e anche scommettere sullo spermatozoo vincitore.
Jonathan Anderson è il nuovo Direttore creativo di Dior Men Debutterà a giugno, a Parigi, durante la settimana di moda maschile.
«Non siamo mai stati così vicini alla scoperta della vita su un altro pianeta» Lo ha detto il professor Nikku Madhusudhan, responsabile della ricerca dell'Università di Cambridge che ha trovato molecole compatibili con la vita sull'esopianeta K2-18b.
La locandina di Eddington, il nuovo film di Ari Aster, è un’opera d’arte, letteralmente Il regista presenterà il film in anteprima mondiale al prossimo Festival di Cannes, in programma dal 13 al 24 maggio.

Il figlio di Gabriel García Márquez ha scritto una lettera a suo padre sulla pandemia

07 Maggio 2020

«Non passa un giorno in cui io non trovi un riferimento al tuo romanzo, L’amore ai tempi del colera, o a Cent’anni di solitudine». È da questa premessa che prende forma la lettera pubblicata sul New York Times e scritta da Rodrigo García al padre, lo scrittore colombiano Gabriel García Márquez scomparso nel 2014 e insignito del Nobel per la letteratura nel 1982. «Il 17 aprile è stato il sesto anniversario dalla tua morte. Da allora le cose non sono cambiate di molto, se non fosse per una strana e nuova pandemia. Ed è impossibile non pensare a cosa ne avresti fatto e pensato tu», continua.

In un periodo in cui in molti sono tornati a leggere i romanzi dello scrittore, a titolare post e riflessioni giocando con il titolo del suo romanzo (nonostante la vita dei protagonisti, Fermina e Florentino fosse totalmente diversa dalla nostra), Rodrigo García, regista e sceneggiatore, ha riflettuto nella lettera circa la situazione italiana e spagnola, e la paura che abbiamo avvertito spesso di non poter più rincontrare i nostri affetti. Interrogando proprio il padre, di cui la storia di quell’amore che si diffondeva come una malattia contagiosa è considerato il capolavoro.

«Due Paesi a te cari, Spagna e Italia, sono tra i più colpiti. Alcuni dei tuoi amici più grandi stanno attraversando questo momento in quegli stessi appartamenti di Barcellona, ​​Madrid e Milano, dove sei stato ospitato innumerevoli volte nel corso di decenni. Ho sentito diverse persone della tua generazione, e sono determinati a persistere e resistere. D’altronde, mi hanno detto alcuni, siamo sopravvissuti a tremendi matrimoni, riusciremo anche in questo», ha scritto. «Non è solo la morte che ci spaventa, ma le circostanze. Un’uscita finale senza addii. La tua peggior paura, la solitudine».

«Penso che se tu fossi qui adesso, come sempre, rimarresti affascinato dall’uomo. […] Avresti pietà della nostra fragilità; ti stupiresti della nostra interconnessione, saresti ansioso di sentire come gli innamorati stiano sfidando ogni ostacolo, incluso il rischio di morire, pur di stare insieme. Saresti innamorato di chi rispetta le regole, come non lo sei mai stato». «Qualche settimana fa, durante i nostri primi giorni di reclusione in casa, la mia testa si sforzava per cercare di capire cosa potesse significare tutto questo. Ma la nebbia era troppo pesante, e non sono ancora riuscito a inquadrare tutto», tanto che, come scrive alla fine della sua lettera, «brancolo ovviamente ancora nella nebbia. Anche se nel frattempo il mondo continua a girare, perché solo la vita sa come vanno le cose. E nessuno, alla vita, potrà mai insegnare niente».

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