Hype ↓

La pizza con il kiwi è la nuova pizza con l’ananas?

15 Gennaio 2020

Si chiama “kiwifruit pizza” ed è una pizza con i kiwi sopra, com’è facile intuire, che non ha mancato di scandalizzare internet e i cultori della ricetta originale italiana, ancora arrabbiati per la versione “hawaiana” (quella con il controverso ananas piazzato sopra la mozzarella) che spopola ormai da anni in moltissimi Paesi nel mondo. Il primo a farla è stato Stellan Johansson, un pizzaiolo svedese – è un ossimoro, lo sappiamo, ma tant’è – che lo scorso 5 gennaio ha deciso di sperimentare nel suo locale di Skottorps, nel sud della Svezia. Ha poi condiviso la foto della pizza con i pezzi di kiwi sul suo profilo Facebook e il suo post è diventato virale.

La pizza di Stellan Johansson

Come segnala il Guardian, però, anche su Reddit si sono scandalizzati in molti alla vista della bizzarra rivisitazione, così la giornalista Alyx Gorman ha deciso di farsela preparare dallo chef Enrico Sgarbossa della pizzeria Al Taglio che si trova a Surry Hills, un elegante quartiere di Sydney. Sgarbossa è conosciuto e stimato per il suo approccio innovativo alla pizza ma non era tanto convinto della richiesta, come neanche il cameriere del locale, che l’ha portata al tavolo sentenziando: «Non la propinerei neanche al mio peggior nemico». Secondo quanto riporta l’articolo, Johansson aveva ricevuto dei kiwi in regalo da suo fratello e, dopo aver provato a utilizzarli in vario modo (anche a friggerli), ha deciso che la pizza sarebbe stata la scelta più efficace: «A me piace… e anche ai miei figli», ha dichiarato. Anche Gorman la promuove, sostenendo che siccome la pizza di Sgarbossa era già buona, finiva per essere commestibile anche con i kiwi sopra. La giornalista ricorda anche che la pizza all’ananas, in Australia, è la seconda scelta più popolare dopo la margherita, per cui l’introduzione dei kiwi non spaventa granché. Come ha detto in un’intervista all’Independent la chef statunitense Emily Hyland, fondatrice della pizzeria newyorkese Emily and Emmy Squared, «Le persone che hanno divieti rigidi in fatto di pizza non si sanno divertire». Con buona pace del cameriere, probabilmente italiano.

Articoli Suggeriti
Dying for Sex è una cura contro tutti i cliché sulla malattia e sul sesso

Disponibile su Disney+, racconta la storia (vera) di una donna malata di cancro che, prima di morire, decide che è disposta a tutto pur di fare una cosa che non è mai riuscita a fare: avere un orgasmo con un'altra persona.

Neffa è tornato per ricordare a tutti che è lui il virtuoso del rap italiano

Abbiamo intervistato il cantante, appena tornato sulla scena con Canerandagio Parte 1: ci ha parlato (ovviamente) di hip hop, di hardcore, di Napoli, di Milano e di cosa ha fatto in questi anni di "assenza".

Leggi anche ↓
Dying for Sex è una cura contro tutti i cliché sulla malattia e sul sesso

Disponibile su Disney+, racconta la storia (vera) di una donna malata di cancro che, prima di morire, decide che è disposta a tutto pur di fare una cosa che non è mai riuscita a fare: avere un orgasmo con un'altra persona.

Neffa è tornato per ricordare a tutti che è lui il virtuoso del rap italiano

Abbiamo intervistato il cantante, appena tornato sulla scena con Canerandagio Parte 1: ci ha parlato (ovviamente) di hip hop, di hardcore, di Napoli, di Milano e di cosa ha fatto in questi anni di "assenza".

Un ottimo modo di festeggiare il 25 aprile è andare al cinema a vedere Porco rosso di Hayao Miyazaki

Lucky Red, distributore italiano del film, ha deciso di riportarlo in sala in occasione della Festa della Liberazione.

Provaci ancora, Sam e la rivincita del maschio beta

È tornato in libreria grazie a La Nave di Teseo uno dei capolavori di Woody Allen, il copione di Play It Again, Sam: per ricordarci il fascino del «tipo nevrotico», goffo e, soprattutto, buono.

Tokyo Sympathy Tower, il romanzo con il quale ChatGPT ha vinto il suo primo premio letterario

Subito dopo la vittoria dell'Akatugawa Prize, il Premio Strega giapponese, la giovane autrice Rie Qudan ha detto di essersi fatta aiutare dall'AI per scrivere il romanzo. E di essersi trovata benissimo.

È uscito un libro con tutte le fotografie scattate da Corinne Day sul set del Giardino delle vergini suicide

Pubblicato da Mack, è un'aggiunta indispensabile al kit di sopravvivenza di tutte le sad girl del mondo.