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05:58 mercoledì 9 aprile 2025
Alla prossima Mostra del cinema di Venezia, Werner Herzog verrà premiato con il Leone d’oro alla carriera «Questa la considero una medaglia», ha detto il regista, che ne ha approfittato anche per ricordare a tutti i numerosi nuovi progetti ai quali sta lavorando.
Si è scoperto che la foto del finale di Shining è una foto vera A distanza di 45 anni dall'uscita del film, due ricercatori hanno trovato l'immagine che ispirò Kubrick per il finale.
In Spagna c’è stata la più grande manifestazione per il diritto alla casa di sempre Hanno partecipato i cittadini di 40 città, 150 mila solo a Madrid: chiedono tutti «la fine del racket degli affitti».
Quali sono i sei romanzi candidati al Booker Prize 2025 C’è anche l’italiano Vincenzo Latronico con Le perfezioni.
Robert De Niro riceverà la Palma d’oro alla carriera al Festival di Cannes L'attore verrà premiato durante la cerimonia di apertura del Festival, che inizia il 13 maggio.
Il Ministero della cultura greco ha negato a Yorgos Lanthimos il permesso di girare all’Acropoli Per motivi di "incompatibilità con il simbolismo e i valori che l'Acropoli rappresenta", il regista dovrà ambientare altrove alcune scene del suo nuovo film, Bugonia.
Uno sviluppatore ha creato un Pdf più grande dell’universo osservabile Un file la cui estensione supera i 37 bilioni di anni luce e che, come ha detto lo sviluppatore, è meglio non provare a stampare.
Quattro film si contenderanno quasi tutti i David di Donatello di quest’anno Ma ci sono anche delle sorprese molto interessanti tra i candidati al premio per il Miglior esordio alla regia.

È dal IV secolo avanti Cristo che i vecchi si lamentano dei giovani

30 Aprile 2018

Ogni generazione sembra peggiore di quella che l’ha preceduta: basti pensare ai nati negli ultimi dieci anni, che cresceranno con in mano un cellulare e non potranno sapere com’era la vita prima, quando non si era costretti a rielaborare e tradurre l’esistenza attraverso le griglie dei social network. La maggior parte di loro, probabilmente, non sentirà affatto la mancanza di un’esperienza che non ha mai vissuto. Ma le generazioni precedenti sono già pronte a contestare la loro dipendenza dalla tecnologia, dimenticando che, quando loro erano giovani, venivano contestati per altri motivi (o per gli stessi), e così via fino alla notte dei tempi.

Brontolare contro i giovani, a quanto pare, è un vizio vecchio come il mondo. Quartzy ha raccolto citazioni a partire dai tempi di Aristotele per dimostrare che, praticamente da sempre, gli anziani hanno da ridire sugli usi e costumi, gli atteggiamenti e i valori delle generazioni che si affacciano al mondo. Il primo brontolone della lista è Aristotele, che nella sua Retorica (IV secolo a.C.) dedica una piccola parte (molto bella, in realtà) al tema della giovinezza: «I giovani sono magnanimi; poiché non sono ancora stati umiliati dalla vita, anzi sono inesperti delle ineluttabilità, e il ritenersi degni di grandi cose è magnanimità: e ciò è proprio di chi è facile a sperare (…). Essi credono di sapere tutto e si ostinano al proposito; questa è appunto la causa del loro eccesso in tutto».

Nel I secolo a.C., Orazio borbotta: «Questa gioventù di sbarbati … non prevede ciò che è utile, sperperando i suoi soldi». Andando avanti negli anni e nei secoli si arriva fino a un articolo del 1925: «Sfidiamo chiunque tenga gli occhi bene aperti a negare che vi sia, come mai prima, un’attitudine da parte dei giovani a comportarsi in modo grossolano, sprezzante, rude e assolutamente egoista». 1936: «Probabilmente non c’è un periodo nella storia in cui i giovani abbiano dato una tale enfasi alla tendenza a rifiutare ciò che è vecchio e desiderare ciò che è nuovo».

Anni Novanta: «Ciò che distingue davvero questa generazione dalle precedenti è che è la prima generazione della storia americana a vivere così bene e a lamentarsi con tanta amarezza». Anni 2000: «Hanno difficoltà a prendere decisioni. Preferiscono scalare l’Himalaya piuttosto che salire una scala aziendale. Hanno pochi eroi, niente inni, nessuno stile. Desiderano l’intrattenimento, ma la loro capacità di attenzione è pari a uno zapping Tv».

Immagini: Hans Memling, Ritratto di vecchio, particolare (1475 circa); Bronzino, Ritratto di giovane (1530 circa).
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La guerra della disinformazione

Il conflitto in Medio Oriente ci sta impartendo ancora una volta una lezione che abbiamo già imparato prima con la pandemia e poi con l'invasione russa dell'Ucraina: i social non sono più i luoghi delle notizie.

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C’è un problema di caschetto tra le persone normali

Pierfrancesco Favino ha torto e lo sa anche lui

L'attore ha rivendicato il diritto degli italiani a interpretare personaggi italiani, una polemica sull'appropriazione culturale in cui sono finiti in mezzo Adam Driver, Mads Mikkelsen e pure Vittorio Gassman.

I presentatori dei late show americani hanno fatto un podcast insieme