Hype ↓

Le immagini più belle respinte dalla National Portrait Gallery

24 Novembre 2014

Sono immagini molto belle… ma non abbastanza per essere accettate dalla National Portrait Gallery: il giornale canadese Globe and Mail ha dedicato una breve retrospettiva alle più belle fotografie rifiutate dalla celeberrima pinacoteca di Londra che espone unicamente ritratti.

A partire dal 2003 la National Portrait Gallery assegna infatti un prestigioso premio fotografico, il Taylor Wessing photography prize:  sessanta opere vengono esposte, e quella giudicata migliore riceve un premio di dodicimila sterline: quest’anno ha vinto il fotografo David Titlow con un ritratto di suo figlio neonato, che potete vedere qui (invece una selezione delle sessanta opere esposte si trova qui)

I fotografi che partecipano alla selezione, tuttavia, sono molti di più: quest’anno a tentare la sorte sono stati più di 4200. In una competizione così selettiva, alcune delle opere rifiutate erano davvero meritevoli.  O così almeno la pensa The Globe and Mail, che ha messo a punto questa sua selezione di “beautiful losers”. Ve ne facciamo vedere alcuni:

Articoli Suggeriti
5 domande su Alfredo Cospito

Abbiamo parlato del 41bis e dell’ergastolo ostativo con Valeria Verdolini, sociologa che insegna Politiche della sicurezza urbana all'Università degli Studi di Milano Bicocca.

Il tradimento dei social

Dovevano essere dei network, invece sono diventati piattaforme di publishing personale sempre più performative. Il momento della fine è vicino?

Leggi anche ↓
5 domande su Alfredo Cospito

Abbiamo parlato del 41bis e dell’ergastolo ostativo con Valeria Verdolini, sociologa che insegna Politiche della sicurezza urbana all'Università degli Studi di Milano Bicocca.

Il tradimento dei social

Dovevano essere dei network, invece sono diventati piattaforme di publishing personale sempre più performative. Il momento della fine è vicino?

L’arte o la vita?

Le attiviste che hanno lanciato la zuppa di pomodoro sui Girasoli di Van Gogh hanno compiuto un gesto narrativamente perfetto ma che lascia un dubbio: si può discutere della crisi climatica compiendo azioni così radicali?

Debora Serracchiani e i giorni dell’abbandono del Pd

Se c'è una cosa che racconta la crisi del Partito democratico, questa è la parabola di Serracchiani dal 2009, anno della sua esplosione, all’uscita nella tragica notte elettorale.

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Vincent Gallo ha endorsato Giorgia Meloni su Instagram e poi ha cancellato il post