Hype ↓

«Grexit» entra in Oxford Dictionaries

27 Agosto 2015

Il 27 agosto OxfordDictionaries.com, sito gestito dalla casa editrice Oxford University Press, di proprietà dell’omonima prestigiosa università, ha annunciato di avere aggiunto 23 nuove parole.

«Grexit», ossia l’ipotesi dell’uscita della Grecia dall’eurozona, e «Brexit», cioè la potenziale uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea, sono tra i vocaboli recentemente inseriti nella lista dei vocaboli di Oxford Dictionaries, nonostante siano stati di fatto coniati nel 2012.

Da oggi è ufficialmente riconosciuta dalla Oxford University Press anche «manspreading», neologismo che si riferisce alla pratica di sedere a gambe larghe in un luogo pubblico, come un treno o una sala d’attesa, senza preoccuparsi di “rubare” spazio al proprio vicino (il termine, crasi di man+spreading, è stato criticato perché dà per scontato che sia un comportamento prevalentemente maschile, mentre c’è chi fa notare che anche le donne si macchiano di questa colpa)

Tra le nuove parole, figura inoltre «Manic pixie dream girl», cioè una protagonosta femminile svampita e senza profondità, che esiste unicamente in funzione del protagonista maschile: in realtà l’espressione non è affatto nuova fu coniata dieci anni fa da un critico di The A.V. Club, Nathan Rabin

(via)

Articoli Suggeriti
Esisterà mai una città dei 15 minuti?

Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.

Cosa comporta avere un murales di Banksy sulla tua casa

Leggi anche ↓
Esisterà mai una città dei 15 minuti?

Intervista a Carlos Moreno, l'urbanista franco-colombiano che ha teorizzato il concetto di Human Smart City e la necessità di creare quartieri in cui tutto sia a portata di mano.

Cosa comporta avere un murales di Banksy sulla tua casa

Il New Yorker ha stroncato Le otto montagne

Sta per arrivare un nuovo album dei Dogstar, la band di Keanu Reeves

Tutte le produzioni hollywoodiane sono ferme per lo sciopero degli sceneggiatori

Presto potremmo vivere in un mondo senza tupperware perché Tupperware sta fallendo