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Cosa sappiamo della foto virale sullo scioglimento dei ghiacciai

Sembra che stiano miracolosamente camminando sulle acque e invece stanno attraversando la superficie di un ghiacciaio nel fiordo di Inglefield, in Groenlandia. I cani da slitta protagonisti della foto scattata il 13 giugno dal ricercatore Steffen Olsen, del Danish Meteorological Institute, sono diventati il nuovo simbolo dell’emergenza climatica.

Il disgelo artico primaverile quest’anno è iniziato col botto, scrive il New York Times, che segnala l’anomalia che si nasconde dietro l’immagine virale: lo scioglimento dei ghiacciai è a uno stato troppo avanzato per il mese di giugno. Colpa dell’alta pressione che lo scorso mese ha provocato l’arrivo dell’aria calda dal sud e un aumento della temperatura fino a 40 gradi Fahrenheit più del normale. E quindi la formazione di uno strato di acqua sulla superficie del ghiacciaio. Un altro ricercatore dell’istituto danese, Rasmus Tonboe spiega il fenomeno in un tweet.

Lo scioglimento quindi è dovuto alla rapida fusione del ghiaccio marino, dovuta all’innalzamento delle temperature e alla scarsa presenza di crepe. Dove prima c’era una lastra di ghiaccio spessa 1,2 metri, ora resta solo acqua. Il 12 giugno si sono sciolti 712,000 km2 di ghiaccio, quasi il doppio dello scorso anno, secondo i dati del  National Snow & Ice Data Center. Come specificato da Euronews, l’anno degli scioglimenti record resta comunque il 2012.

Lo scioglimento dei ghiacciai non solo provoca disagi alle popolazioni locali, creando problemi con i trasporti, la pesca e la caccia. Ma è un campanello d’allarme importante per l’ambiente. E l’emergenza non è finita. Anche nei prossimi giorni sono previste temperature molto più elevate della media, spiega Ruth Mottram, del Danish Meteorological Institute, intervistata dal Guardian, anche se ci vuole cautela per collegare l’aumento al cambiamento climatico.